Nel contesto della sicurezza privata, è comune sentire parlare di “servizi fiduciari” in contrapposizione alle “attività di vigilanza.” Sebbene questi termini possano sembrare simili, essi identificano ruoli molto diversi, sia in termini di competenze, sia di funzioni e regolamentazioni.
I servizi fiduciari includono compiti che non rientrano nella vigilanza vera e propria. Si tratta di attività di supporto e gestione che possono contribuire alla sicurezza di un luogo, ma senza il potere d’intervento che spetta al personale di vigilanza autorizzato.
Esempi di attività dei servizi fiduciari sono i servizi di reception e accoglienza, il controllo accessi, fino ad arrivare alle ronde ispettive, queste ultime intese come lo svolgimento di giri di controllo non armato per verificare la chiusura di porte, finestre e il corretto funzionamento degli impianti.
I servizi fiduciari possono dunque contribuire alla sicurezza generale, ma non possono esercitare attività di protezione attiva. Chi svolge questi servizi non è autorizzato a intervenire in situazioni di rischio e non è armato.
Le attività di vigilanza, invece, sono regolamentate dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) e sono riservate a personale con decreto di Guardia Particolare Giurata (GPG), addestrato per affrontare situazioni di rischio e per garantire la sicurezza attiva di beni e persone. Anche la vigilanza può essere non armata ma, essendo svolta da GPG, è necessaria un’autorizzazione specifica da parte del Questore di riferimento.
Riepilogando, le principali differenze tra Servizi Fiduciari e Servizi di Vigilanza possono essere sintetizzate come segue:
- Regolamentazione e autorizzazioni: per la vigilanza è obbligatoria la licenza, per i fiduciari no.
- Competenze e formazione: per le GPG è obbligatorio il decreto e la formazione, per i fiduciari no.
- Poteri di intervento: le GPG possono intervenire nei limiti stabiliti dalla normativa in vigore, mentre i fiduciari si limitano alla segnalazione delle situazioni sospette.
- Uso di strumenti e armi: nella vigilanza privata il personale può essere armato, mentre i fiduciari no.
Certificazioni specifiche
Esistono certificazioni specifiche nel settore della vigilanza e/o dei servizi fiduciari. In particolare, la UNI 10891 e la UNI 50518 sono obbligatorie per chi svolge attività di vigilanza armata (la UNI 50518 è obbligatoria solo a determinate condizioni). Di recente, invece, sono state pubblicate le norme UNI 11925 e UNI 11926, specifiche per il mondo dei servizi fiduciari.
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