30 Settembre 2024
La UNI CEI EN 50518 Riguarda solo gli Istituti di Vigilanza?
La UNI CEI EN 50518 Riguarda solo gli Istituti di Vigilanza?
La rivoluzione introdotta dal DM 269/2010 nel mondo della vigilanza ha obbligato gli istituti che desiderano operare su ambiti territoriali più ampi ad adeguare la propria centrale operativa alla norma UNI CEI EN 50518:2020. Si tratta di una norma che definisce gli standard di qualità e sicurezza per i centri che gestiscono le comunicazioni di emergenza e il monitoraggio degli allarmi.
Come detto, la certificazione è obbligatoria per alcune tipologie di istituti di vigilanza, ma pochi sanno che la norma prevede due differenti tipologie di centrali operative, e solo per una di esse esiste un obbligo imposto dalla normativa di settore. La UNI CEI EN 50518, infatti, disciplina i requisiti, in termini di infrastrutture, sicurezza e operatività, per le centrali classificate in Categoria I e Categoria II.
La Categoria I rappresenta il livello più alto di requisiti in termini di infrastruttura e sicurezza ed è destinata alle centrali operative che gestiscono comunicazioni e monitoraggi legati ad aspetti di sicurezza anticrimine.
I requisiti previsti dalla norma possono essere suddivisi nei seguenti gruppi:
– Affidabilità e Ridondanza
– Sicurezza Fisica e Informatica
– Requisiti di Personale
– Tempi di Risposta
– Resilienza e Continuità Operativa
Per ciascun gruppo di requisiti, è richiesto un livello molto elevato di applicazione per le centrali di Categoria I.
Le centrali operative di Categoria II, invece, sono quelle che gestiscono e monitorano segnali legati a settori meno critici, che non riguardano la sicurezza anticrimine, quali i sistemi di allarme antincendio, i sistemi di controllo audio e video per varchi, o quelli di sicurezza sociale e monitoraggio di persone.
Per questa tipologia di centrali, pur mantenendo elevati standard di qualità e sicurezza, i requisiti sono leggermente meno stringenti rispetto a quelli delle centrali di Categoria I.
In sintesi, le centrali operative di Categoria I e Categoria II, secondo la norma UNI CEI EN 50518, differiscono per i requisiti di sicurezza e operatività, adattati in base alla criticità dei servizi gestiti.
Gli istituti di vigilanza che operano su territori più vasti (ambiti 4 e 5) sono tenuti a dotarsi di centrali di Categoria I e a ottenere la relativa certificazione obbligatoria.
Al contrario, per attività di vigilanza che non mirano alla prevenzione del crimine, è sufficiente una centrale di Categoria II, la cui certificazione non è obbligatoria ma rappresenta un’opportunità di miglioramento.
Va sottolineato, inoltre, che non è necessario essere un istituto di vigilanza per gestire questo tipo di monitoraggio. Tuttavia, le due tipologie di centrali operative non possono coesistere all’interno della stessa struttura.
La UNI CEI EN 50518 Riguarda solo gli Istituti di Vigilanza?
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